Efeso

Città dal glorioso passato, Efeso è una delle tappe da non perdere assolutamente durante un viaggio in Turchia per i numerosi siti storici e archeologici che ospita.

Efeso (o Ephesus) è una località che oggigiorno rientra nel territorio della città di Selcuk ma è stata nei tempi antichi un importante centro non solo economico e commerciale ma anche politico e intellettuale. Le sue origini sono intrise di miti e leggende ma quello che si sa di Ephesus è che è stata dominata prima dai greci, poi dai macedoni con Alessandro Magno, e infine dai romani che nel 129 a.C. l’hanno resa la capitale della provincia romana di Asia. Con il passaggio al controllo bizantino Efeso ha perso sempre più importanza e la città è stata poi del tutto abbandonata durante la dominazione ottomana.

Ora Efeso custodisce uno dei siti archeologici più importanti del Mar Mediterraneo che racconta come la sua posizione strategica l’avesse resa un territorio molto ambito e un importante snodo commerciale. Soltanto a metà Ottocento in concomitanza con i lavori di costruzione della rete ferroviaria sono cominciati i primi scavi nella zona che hanno portato alla scoperta del sito e poi alla sua valorizzazione. L’importanza storica e archeologica di questo luogo ha poi portato nel 2015 la proclamazione di Efeso a bene Patrimonio dell’UNESCO.

Sito archeologico di Efeso

L’antica città di Efeso è considerata un museo a cielo aperto tanto che visitare questo sito significa fare un vero e proprio viaggio nel tempo di migliaia di anni. Negli anni del suo massimo splendore, durante la dominazione romana, si stima che Efeso avesse una popolazione di circa 250.000 abitanti e la città fosse caratterizzata dalla presenza di edifici davvero maestosi al pari di quelli di Roma.

Tutt’attorno alla città era stata costruita una possente cinta muraria lunga all’incirca 8 km, di cui oggi si possono ammirare solo i resti con l’entrata e l’uscita che erano assicurate da tre porte: la Porta Magnesiana (sulla strada per la Casa di Madre Maria), la Porta Koressos (sul retro dello Stadio) e la Porta del Porto.

Poi all’interno la città di Efeso era suddivisa in due aree principali: una adibita alla vita politica e religiosa mentre l’altra era riservata a passatempi, svaghi e intrattenimenti; le due zone erano state collegate da splendidi viali, tra i quali i principali ancora percorribili sono: Via Arcadiana, Via dei Cureti e Via del Marmo.

Odeon

Il percorso alla scoperta dell’antica Efeso comincia con la visita all’Odeon, una sorta di teatro costruito nel II secolo d.C. per tenere le riunioni politiche su volere di Publio Vedius Antonius e di sua moglie Flaviana, due ricchi cittadini dell’epoca. Nel momento di massimo splendore il complesso al suo interno poteva ospitare fino a 1500 persone e l’intero Odeon era coperto da un tetto di legno; la parte superiore della cavea, inoltre, era stata decorata con colonne in stile corinzio di granito rosso.

Con il tempo questo spazio, data la sua capienza e la conformazione, è stato adibito anche agli spettacoli teatrali con un palco a due piani ben decorato. Vicino all’Odeon si trovava il Prytaneion che era il luogo in cui si tenevano le cerimonie religiose e dove veniva custodito il focolare sacro che era custodito dalla Dea Vesta, la protettrice del senato romano.

Agorà di Efeso

L’agorà di Efeso era considerata il centro della vita cittadina si suddivideva tra agorà civile e agorà commerciale. L’agorà civile era una piazza di 160 x 58 metri ristrutturata in epoca augustea quando nel lato nord è stata costruita grazie ad un ricco locale una basilica a tre navate dedicata alla dea Artemide. A nord di questa basilica c’erano due tempietti dedicati a Roma e Cesare circondati da due tipici edifici greci che ospitavano la magistratura e il consiglio cittadino. Al centro dell’area è stato poi costruito un tempio (Sebasteion) dedicato al culto di Augusto.

L’agorà commerciale, invece, era la più importante area commerciale di Efeso ed era stata inizialmente costruita nel III secolo a.C. ma poi ha subito diversi rifacimenti e le rovine che possiamo ammirare ora appartengono al periodo di Caracalla (III d.C.). L’agorà è interamente delimitata da colonne e tre dei suoi lati sono circondati da una fila di portici che ospitavano negozi e attività, mentre al centro dell’Agorà erano stati posti un orologio ad acqua e una meridiana.

Biblioteca di Celso

Dall’agorà commerciale è facile accedere alla Biblioteca di Celso che è stata costruita nel II secolo d.C. in onore di Gaio Giulio Celso Polemeo, governatore della provincia d’Asia. All’epoca del suo massimo splendore la biblioteca conservava più di 12.000 pergamene ed era considerata tra le più grandi al mondo dopo quelle di Alessandria d’Egitto e Pergamo. Uomo colto, ricco e influente, Gaio Giulio Celso aveva richiesto di essere sepolto nella biblioteca che è così diventata anche un mausoleo.

La Biblioteca è considerata il palazzo antico meglio conservato dell’intero sito ed è ancora possibile ammirare la facciata in quasi tutto il suo splendore. L’ingresso, infatti, era preceduto da una scalinata di nove gradini che portava alla facciata decorata con 16 colonne disposte in coppia che erano finemente decorate con motivi vegetali e con figure mitologiche. Tra le colonne sono presenti nicchie con quattro statue femminili: Sofia, che rappresenta la saggezza, Arete, che rappresenta la virtù e il coraggio, Episteme, che rappresenta la scienza e la conoscenza, ed Ennoia, che rappresenta il pensiero.

Tempio di Domiziano

Si trovava vicino alla grande agorà anche il Tempio di Domiziano di cui ora rimangono solo pochi resti ma questo era in realtà uno degli edifici più grandi dell’antica Efeso. Il tempio era stato eretto proprio dall’imperatore Domiziano in onore del padre l’imperatore Vespasiano, il fondatore della dinastia flavia che regnò l’impero dal 69 al 79 d.C. dopo un periodo di grane instabilità. Si sa che il tempio era stato costruito su un alto e ampio terrazzo e aveva otto colonne sul lato corto e tredici colonne sul lato lungo, mentre al suo interno si trova un altare che ora è esposto al Museo di Izmir.

Gran parte dell’edifcio è andata distrutta e attualmente si possono ammirare solo due magnifiche colonne e due cariatidi che sostengono un architrave. Il tempio di Domiziano sorgeva nell’omonima Piazza dove si trovava la Fontana di Polio, che tramite un sistema di acquedotti all’avanguardia portava l’acqua in città, e il Monumento del Memmio che era un memoriale dedicato a Memmio, figlio di Caio e nipote di Silla.

Domus terrazzate

Scavi recenti condotti poco distante dalla Biblioteca di Celso hanno portato alla luce il quartiere residenziale con numerose “case a terrazza” (o Domus terrazzate) nelle quali abitavano le famiglie più ricche e nobili e dove sono state ritrovate decorazioni di grande pregio e affreschi. Le case qui erano per lo più a due piani: al piano terra c’era la zona diurna con il soggiorno, la sala comune e la sala da pranzo, mentre al piano superiore la zona notte con le camere da letto.

Le case romane già all’epoca erano dotate di un innovativo sistema di riscaldamento realizzato con tubi in argilla sotto i pavimenti e dietro le mura che trasportava aria calda nelle case. Due delle case sono state oggetto di un’accurata ristrutturazione conservativa e ora sono, quindi, visitabili; entrando al loro interno si possono ammirare le dimore in tutto il loro splendore con pregiati mosaici sul pavimento e splendidi affreschi nelle pareti.

Terme di Efeso

Ad Efeso c’erano nel periodo romano ben quattro impianti termali, il più grande dei quali era stato costruito a nord-ovest della agorà civile nel III secolo. Oltre alle sale abituali del termarioum queste terme erano caratterizzate dalla presenza di due “sale marmoree” dove venivano svolte funzioni di omaggio alla figura dell’imperatore. All’esterno del centro, inoltre, si trova il Portico di Verulanus che era una piazza costruita al tempo di Adriano dove si potevano svolgere esercizi fisici. Negli altri quartieri periferici a nord e a est si trovavano gli altri tre centri termali: quello di Vedius, quello del Teatro e quello orientale.

Tempio di Adriano

Altra struttura di grande importanza e ben conservata a Efeso è il Tempio di Adriano che è stato eretto attorno al 138 d.C. con i soldi di P. Quintilius in onore all’imperatore Adriano che era venuto in visita alla città. La facciata del tempio presenta quattro colonne corinzie che sostengono un arco al centro del quale è presente una statua con la dea della Vittoria.

All’interno del tempio erano presenti fregi che raffiguravano la storia della fondazione di Efeso e una rappresentazione di Medusa tra decorazioni e foglie di acanto. Davanti al tempio, invece, erano state erette quattro statue che ritraevano gli imperatori Diocleziano, Massimiano, Costanzo I e Galerio ma di queste sono giunte sino a noi solo le basi dato i busti degli imperatori non sono stati trovati.

Grande Teatro di Efeso

Non passa inosservato nemmeno il Teatro di Efeso che è stato costruito sul dorso di una collina ed è considerato per le dimensioni l’edificio più imponente delle città. Questo è stato originariamente realizzato in epoca ellenistica attorno al 250 a.C. sfruttando il pendio del colle ma poi è stato più volte ingrandito e modificato durante il periodo Romano arrivando ad assumere la struttura attuale.

In particolare, i lavori svolti attorno al 44 d.C. hanno ampliato la capienza fino a 25.000 spettatori, dettaglio che lo rendeva uno dei più grandi teatri dell’Asia Minore.

Altre cose da vedere a Efeso e dintorni

Come già accennato Efeso è stato in passato un centro politico, commerciale, culturale e intellettuale di grande rilevanza tanto che qui era presente la seconda scuola di filosofia nell’Egeo e il suo porto era definito come “la Porta d’Oriente“. La città è stata nominata dai romani capitale dell’Asia ed è poi diventata un importante sito per le principali religioni della zona come il cristianesimo e l’islam. Questo ha reso il suo territorio un luogo ricco di testimonianze del suo glorioso passato, per cui oltre al sito archeologico ci sono molte altre interessanti tappe da visitare.

Tempio di Artemide

A tre chilometri di distanza dall’antica cittadina di Efeso si possono ammirare anche i resti del Tempio di Artemide, un edificio dalle dimensioni davvero maestose che era considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. Stando ad alcune ricerche, infatti, il Tempio di Artemide era molto più grande del famoso Partenone di Atene.

In origine questo era stato costruito dai greci nel VI secolo a.C. in onore di Artemide, dea della caccia, ma poi è stato più volte distrutto e ricostruito da diversi imperatori, tra cui Alessandro Magno. L’edificio purtroppo è stato definitivamente demolito nel 401 d.C. da Giovanni Crisostomo, arcivescovo di Costantinopoli.

Casa della Vergine Maria

Efeso ha avuto un ruolo molto importante anche negli anni di diffusione del cristianesimo tanto che qui si sono tenuti due importanti Concili della Chiesa primitiva, uno nel 431 e l’altro nel 449 d.C. Per questo poco distante dal sito di Efeso e dal centro della moderna cittadina di Selçuk si trova la casa della Vergine Maria, ovvero il luogo che si dice abbiamo ospitato Maria negli ultimi nove anni della sua vita. Questa dimora è diventata nel tempo luogo di pellegrinaggi di fedeli tanto che poi è stata trasformata in una piccola chiesetta dove ancora si tengono celebrazioni religiose ogni giorno. Il sito è stato visitato nel corso degli anni da diversi pontefici, tra cui papa Paolo VI, papa Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.

Caverna dei sette dormienti

Non lontano da Efeso si trova anche un altro sito religioso di grande importanza (sia per i cristiani sia per gli islamici) e noto come “la caverna detta dei sette dormienti”.  Stando alle leggende sette ragazzi cristiani che si rifiutavano di fare sacrifici agli dèi romani sono dovuti fuggire dalla città e si sono rifugiati in una caverna per evitare di essere perseguitati. La storia narra che questi fanciulli si sono addormentati nella caverna e quando si sono svegliati erano trascorsi ben 200 anni e il Cristianesimo a quel punto non era più perseguitato. I ragazzi alla loro morte vennero poi sepolti in questa grotta e in questo luogo venne costruita anche una chiesetta commemorativa di cui ora rimangono solo alcune tracce.

Basilica di San Giovanni

Dal VI secolo d.C. quella che era la città di Efeso è andata piano piano spopolando poiché la popolazione decise di spostarsi sulla collina di Ayasuluk, un’area all’epoca molto più protetta. È proprio in questa zona che si trovano ancora i resti della Basilica di S. Giovanni, un’altra testimonianza dell’importanza che questo territorio aveva assunto per il cristianesimo. La chiesa è stata costruita per volere di Giustiniano I nel luogo in cui si diceva fosse stato sepolto secoli prima l’apostolo Giovanni Evangelista che a Efeso sembra abbia scritto molte pagine del suo Vangelo. Ora gran parte dell’edificio religioso è andato distrutto e si possono ammirare solo alcune colonne e parti delle pareti dell’antica Basilica che però ci permettono di comprendere quanto questa chiesa fosse grande e importante.

Dove dormire a Efeso

Per visitare il sito archeologico di Efeso e le altre importanti attrazioni della zona è consigliato soggiornare presso la città di Selçuk dove si trovano numerose sistemazioni. Le soluzioni presenti in città sono di differente tipologia e fascia di prezzo e soddisfano, quindi, diverse tipologie di viaggiatori. Altre zone in cui è possibile soggiornare nelle vicinanze sono il piccolo villaggio di Sirince, la località di mare Kusadasi o la città di Smirne.

Cerca
Offriamo le migliori tariffe Se trovi a meno rimborsiamo la differenza.
Cancellazione gratuita La maggior parte delle strutture permette di cancellare senza penali.
Assistenza telefonica h24 in italiano Per qualsiasi problema con la struttura ci pensa Booking.com.

Come raggiungere Efeso

Il sito di Efeso si raggiunge facilmente dal centro di Selçuk tramite diverse linee autobus o vista la vicinanza anche tramite i taxi. Selçuk a sua volta è ben collegata con Smirne grazie alla linea ferroviaria oppure sempre tramite linee bus (minivan). Da Istanbul sono presenti collegamenti aerei giornalieri da entrambi gli aeroporti con lo scalo Adnan Menderes di Smirne. Questo aeroporto si trova a circa 60 km da Efeso e una volta lì si può raggiungere Selçuk in autobus, treno o taxi. Smirne, inoltre, si può raggiungere anche direttamente dai principali aeroporti italiani grazie ai collegamenti attivati da alcune compagnie low-cost come Ryanair o Sunexpress.

Informazioni utili

Indirizzo

Atatürk, Uğur Mumcu Sevgi Yolu No: 26, 35920 Selçuk/İzmir, Türkiye

Contatti

TEL: +90 232 892 60 10

Orari

  • Lunedì: 08:00 - 17:00
  • Martedì: 08:00 - 17:00
  • Mercoledì: 08:00 - 17:00
  • Giovedì: 08:00 - 17:00
  • Venerdì: 08:00 - 17:00
  • Sabato: 08:00 - 17:00
  • Domenica: 08:00 - 17:00

Dove si trova Efeso

Efeso è un’antica cittadina dell’Anatolia che si trova nell’attuale regione dell’Egeo Centrale, a circa 5 km dalla moderna città di Selçuk. Il sito di Efeso si trova 80 km a sud di Smirne (Izmir), considerato capoluogo della provincia, e a 20 km dalla nota località balneare di Kuşadası, mentre Istanbul dista quasi 600 km.

Alloggi Efeso
Cerchi un alloggio in zona Efeso?
Clicca qui per vedere tutte le strutture disponibili nei dintorni di Efeso
Verifica disponibilità