La Basilica Cisterna, nota anche come Cisterna Basilica (o in tuco Yerebatan Sarayı, letteralmente “palazzo sommerso”), è uno spazio sotterraneo costruito nel VI secolo d.C. per rifornire d’acqua i palazzi dell’allora città di Costantinopoli. La cisterna è stata utilizzata anche durante i primi anni del dominio Ottomano ma poi è stata abbandonata fino a quando uno studioso olandese l’ha riscoperta nel XVI secolo.
Il sito è stato più volte restaurato ed è stato convertito in un museo con un interessante percorso di visita che permette di ammirare un vero e proprio capolavoro ingegneristico dell’epoca romana. Attualmente la Cisterna Basilica è uno dei siti storici e architettonici più affascinanti della città e una tappa da non perdere assolutamente durante un viaggio a Istanbul.
La Basilica Cisterna era un’enorme area sotterranea di circa 140 metri per 70 che fungeva da sistema di stoccaggio idrico che poteva contenere fino a 80.000 metri cubi di acqua. Costruito attorno al 532 d.C. con mattoni e cemento in una zona sotterranea, per raggiungere questo spettacolare edificio ora bisogna scendere una scalinata in pietra di oltre 50 gradini. Una volta al suo interno poi si possono ancora ammirare 336 colonne, alte circa 9 metri e schierate in dodici file, tutte stilisticamente molto diverse tra di loro. I pilastri della cisterna, infatti, risultano come la combinazione di diverse tendenze: alcuni sono in stile dorico altri in stile corinzio mentre altri ancora sono stati recuperati da altri edifici.
Due delle colonne, inoltre, hanno la base composta da una grande testa di Medusa, una delle Gorgoni che nella mitologia greca aveva il potere di pietrificare tutti coloro che incrociavano il suo sguardo. Il termine Medusa in greco vuol dire “protettrice” o “guardiana” per cui si pensa che queste teste fossero state qui posizionate per proteggere la riserva idrica. Alcuni studi, inoltre, avrebbero anche provato che queste sarebbero state prelevate da alcuni antichi edifici romani e aggiunte in seguito.
Nei quasi 40 anni che ci sono voluti per costruire la Cisterna Basilica sembra che qui abbiano lavorato 7000 schiavi, centinaia dei quali purtroppo sono morti durante i lavori. Per ricordare questi uomini deceduti è stata eretta la “Colonna piangente” un’elegante colonna, che pare provenisse dall’Arco di Trionfo di Teodosio del IV secolo, in cui si trovano intagliati pavoni, fiori, rilievi e altri motivi decorativi.
La Cisterna era stata pensata come deposito per immagazzinare l’acqua che serviva per il rifornimento idrico del Grande Palazzo e di altri edifici della zona centrale di Costantinopoli. Ad alimentare la cisterna c’era l’acquedotto di Valente che era il principale sistema di fornitura di acqua di tutta la città ed era stato costruito nel corso IV secolo d.C. come un insieme di acquedotti e canali che si estendevano per tutta la Tracia. In seguito all’ultimo restauro (concluso nel 2022) la Basilica Cisterna è stata aperta al pubblico con un percorso che prevede diverse passerelle sopraelevate sull’acqua che si snodano tra le antiche colonne. L’atmosfera creata anche con l’aiuto di luci soffuse è davvero affascinante e regala ai visitatori una prospettiva sull’antico passato della città.
La Basilica Cisterna è stata costruita nel 532 d.C. dall’imperatore Giustiniano I sul luogo in cui in precedenza era già stata edificata una struttura di stoccaggio dell’acqua voluta dall’imperatore Costantino. La funzione di questa cisterna sotterranea era quella di immagazzinare l’acqua proveniente dall’acquedotto Valente per rifornire i palazzi più importanti della città.
Durante il periodo ottomano la cisterna è stata usata per un breve periodo per rifornire d’acqua anche Palazzo Topkapi e l’Harem ma poi è stata abbandonata e trascurata per secoli; questa è stata poi riscoperta per caso a metà del XVI secolo dallo studioso Petrus Gyllius mentre conduceva studi e ricerche sull’antica Bisanzio. Una volta tornata alla luce la Cisterna è stata restaurata una prima volta durante il sultanato di Ahmed III (1723) e poi diverse altre volte tramite altri interventi di manutenzione che hanno reso possibile la sua attuale apertura al pubblico come museo.
L’ingresso alla Cisterna Basilica è a pagamento e, viste le lunghe file all’ingresso vi consigliamo di acquistare il biglietto in anticipo. Potete acquistare il biglietto salta la fila, o in abbinamento a una visita guida, o anche approfittare dell’ingresso incluso con una city card della città.
Se state pensando di visitare altre attrazioni della città, come la Moschea Blu e Santa Sofia, o prendere parte a un’immancabile crociera sul Bosforo, considerate l’idea di acquistare una city card.
La Cisterna Basilica è aperta tutti i giorni della settimana dalle 9:00 alle 22:00.
La Cisterna Basilica sorge nel quartiere Sultanahmet, non lontano da Santa Sofia. Per arrivare alla Cisterna con i mezzi pubblici è possibile prendere la linea T1 del tram fino alla fermata Sultanahmet e poi da lì camminare all’incirca 250 metri verso la Basilica di Santa Sofia, la Cisterna si trova proprio in una strada laterale vicina.
Chi si trova in Piazza Taksim, invece, deve prendere prima la funicolare F1 fino a Kabatas e poi il tram T1 fino alla fermata di Sultanahmet e da lì camminare per pochi minuti.
La Cisterna Basilica sorge in una delle aree più antiche di Istanbul dove si trovano altri monumenti di grande interesse, vivaci bazar e ristoranti che servono piatti della cucina turca. Non lontano dalla Cisterna, infatti, si possono trovare con una breve camminata attrazioni come Santa Sofia, la Moschea Blu, l’Ippodromo e Palazzo Topkapi.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.