Il Ponte di Galata (Galata Köprüsü) non è considerato solo un’imponente infrastruttura ma anche il collegamento che un tempo permetteva di mettere in comunicazione la parte la parte vecchia di Istanbul, dove si trovavano le principali istituzioni politiche e religiose ottomane con il distretto europeo della città.
Il quartiere Galata, infatti, è il nucleo più storico di Beyoğlu, una zona che sorge nella parte settentrionale del Corno d’Oro, che è stato per anni sotto il dominio sia genovese che veneziano. A Galata un tempo si trovavano ambasciate, palazzi europei, istituti di credito e chiese e questo era un quartiere abitato principalmente da diplomatici stranieri e da mercanti.
Il Ponte di Galata è un altro dei luoghi simboli di Istanbul che non bisogna perdere durante una visita alla città. La struttura lunga 490 metri e larga 25 è aperta al traffico di auto, tram e pedoni e consigliamo davvero di attraversarlo per spostarsi da un quartiere all’altro di Istanbul soprattutto per chi vuole raggiungere la Torre di Galata, situata in cima ad una collina. Attraversare il ponte significa anche poter osservare le differenze e la multiculturalità che convivono in una città come Istanbul che è stata capitale di molti grandi imperi e crocevia di rotte commerciali.
Il ponte attuale è stato costruito agli inizi degli anni Novanta ed è una struttura sollevabile con tre corsie per senso di marcia percorribili da auto, tram più un marciapiede per ogni lato. Sotto il livello stradale del ponte, inoltre, negli anni duemila è stata creata un’area pedonale ricca di caffè, bar e ristoranti in cui è possibile fermarsi per bere o mangiare qualcosa mentre si ammira il panorama della città. Il Ponte, infine, viene splendidamente illuminato la sera quando le sue luci creano un affascinante spettacolo che può essere ammirato da diversi punti di Istanbul.
L’idea di collegare queste due parti della città era sorta già nel 1502-1503 al sultano Bayezid II che aveva richiesto a Leonardo da Vinci di studiare la realizzazione di un ponte per connettere la Punta del Serraglio (sul Corno d’Oro) con Beyoğlu. Leonardo realizzò un progetto che comprendeva un ponte ad una sola campata lungo 360 metri e largo 24 metri, ma il sultano Bayezid II rigettò l’idea. La proposta fatta da Leonardo, però, era stata comunque conservata dal sovrano ed è stata poi ritrovata nell’archivio di Palazzo Topkapi. In seguito, anche Michelangelo fu chiamato a presentare una soluzione, ma anche la sua idea fu rifiutata e fino al XIX secolo non si costruì nessun ponte.
Alla fine, il primo ponte in legno all’ingresso del Corno d’Oro è stato costruito nel 1845 per volere di Valide Sultan Bezmiâlem, madre del sultano Abdülmecid I. Quell’infrastruttura, però, è stata più volte distrutta e ricostruita fino al 1912 quando è stato edificato il primo ponte con una struttura metallica che è rimasto in piedi fino al 1992 quando questo è stato danneggiato da un incendio. La struttura che possiamo ammirare oggi, quindi, è una ricostruzione avvenuta tra il 1992 e il 1994 e si presenta come un ponte sollevabile che viene percorso da veicoli, linea del tram e pedoni.
Da Sultanahmet il Ponte di Galata si può raggiungere in tram con una corsa che dura all’incirca 12 minuti scendendo alla fermata di Eminönü e attraversando il ponte a piedi. In alternativa da Sultanahmet si può attraversare il ponte in tram e scendere alla successiva fermata di Karaköy che si trova sull’altro lato dello stretto. Da Piazza Taksim, invece, si può prendere la linea T2 del tram o M2 della metro per raggiungere la Torre di Galata e poi da lì camminare sino all’omonimo Ponte. Un’altra soluzione da Piazza Taksim è prendere la linea F1 fino a Kabataş e poi prendere il tram T1 fino a Karaköy o Eminönü.
Il Ponte di Galata si trova sul Corno d’Oro e collega la parte più antica di Istanbul, ovvero il quartiere di Fatih, con quella più moderna e occidentalizzata nota come Beyoğlu. Il Ponte dista circa 2 km da Sultanahmet, dove si trovano Santa Sofia e la Moschea Blu, e 4 km da Piazza Taksim.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.